Le corse in salita rivestono un ruolo importante nel potenziamento specifico del podista stimolando diverse componenti:
- facilita la corsa su tutti i tipi di terreno;
- rafforza la muscolatura degli arti inferiori;
- aiuta nella ricerca del ritmo, permettendo di superare anche le crisi di stanchezza;
- aiuta ad interiorizzare la fatica con una spesa relativamente bassa;
- serve a correre meglio in condizioni di fatica;
- serve a utilizzare e modulare le energie nei finali di gara.
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Come si corrono le salite:
Correre in salita con passi più corti
Correre in salita è l'aspetto più faticoso del trail running – oltre a essere il più difficile da affrontare per chi è abituato a correre su pista o su strada.
In salita è difficile avanzare a lunghe falcate. Inoltre, si usa molto di più l'avampiede per darsi la spinta.
Questa combinazione di fattori fa sì che si debba:
- accorciare il passo
- sollevare di più le ginocchia
- spostare il peso del corpo sui cuscinetti plantari
- muovere le gambe dalle anche
È facile perdere il controllo quando si corre in discesa. L'attrazione gravitazionale può portare ad allungare eccessivamente la falcata.
L'iperestensione della gamba aumenta il rischio di infortunio, quindi è necessario:
- mantenere i piedi in asse con il corpo
- mantenere una postura eretta
- sollevare il meno possibile i piedi da terra
Nel trail running le braccia sono fondamentali per controllare il ritmo. Inoltre, sono determinanti per correre in modo davvero efficiente.
- Quando si corre in salita... le braccia devono compiere oscillazioni brevi e veloci. Le gambe devo seguire con movimenti altrettanto brevi e veloci.
- Quando si corre in discesa... le braccia devono contribuire a controllare l'inerzia e mantenere il controllo. In questo modo è possibile mantenere l'equilibrio, controllare i movimenti e cambiare direzione rapidamente.
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